Matteo Salvini non ci sta e si prepara ad un’altra battaglia contro lo sciopero annunciato prima del Natale. Aria di nuova precettazione.
Ci risiamo: un altro sciopero, un’altra precettazione. Matteo Salvini è pronto ad alzare la voce in vista del 15 dicembre e dello stop dei trasporti in una data importante a ridosso delle festività del Natale che potrebbe creare non pochi disagi alle persone. In tal senso, intervendo in Radio e sui social, il ministro e leader della Lega non ha fatto giri di parole riguardo le sue intenzioni.
Salvini e lo scioperto del 15 dicembre
Intervenuto a Radio24, Salvini ha spiegato: “Il diritto a chiedere salari più adeguati è sacrosanto, ma non si può paralizzare l’Italia per un giorno intero, a ridosso del Natale. Spesso i sindacati per farsi battaglia tra di loro rischiano di farci andare di mezzo i lavoratori. Gli aumenti degli stipendi ai lavoratori servono e ho tutta l’intenzione di aiutarli per arrivare a questo obiettivo, ma non è che bloccando l’Italia una settimana sì e una no che si aiutano i lavoratori”.
Il leghista ha aggiunto che si sta facendo “un abuso di uno strumento che è sacrosanto” e che in questo modo si “danneggia tutti gli altri lavoratori”.
“Il penultimo venerdì di lavoro prima di Natale, bloccare il paese per 24 ore significa il caos. Pensate cosa significa a 9 giorni dal Natale lasciare a piedi 20 milioni di italiani che usano i mezzi pubblici. Lo sciopero ci sarà, ma limitato a 4 ore: i due diritti sono salvati”.
Le parole sui social
Dalle parole ai fatti, visto che Salvini, anche tramite i social, in un post, ha comunicato di aver firmato per “ridurre da 24 a 4 ore lo sciopero del trasporto pubblico locale previsto per questo venerdì 15 dicembre”. Il noto leader della Lega ha anche aggiunto: “Il diritto a chiedere salari più adeguati è sacrosanto, ma questo non può paralizzare l’italia per un giorno interno, a ridosso del Natale […]”.